Nell’articolo precedente (che potete leggere cliccando qui) vi ho raccontato di come un cambio radicale di attrezzatura mi abbia cambiato la vita, fotograficamente parlando! In questa rivoluzione, oltre ad aver optato per una nuova tipologia di corpo macchina (sono passato da usare un pesante e ingombrante corredo reflex ad uno più piccolo, leggero, maneggevole ma soprattutto stilossimo corredo mirrorless) mi sono ritrovato a dover scegliere la tipologia di obiettivi più adatti alla mia attività e vi assicuro che non è stato facile, perché un errore di valutazione può portare a ripensamenti anche costosi!
Se andate in uno store di elettronica, un negozio di fotografia o semplicemente cercate on-line, potete notare che nel 90% dei casi le macchine fotografiche vengono proposte in kit con un obiettivo che possiamo definire “basico”. Spesso questa lente, che nella stragrande maggioranza dei casi è uno zoom standard di bassa luminosità, può esserci utile se siamo alle prime armi ma dopo un po’ di esperienza avremo la capacità di accorgerci di tutti i limiti che si porta appresso!
Il rapporto che c’è tra l’obiettivo e la macchina fotografica è come tra un’automobile e i suoi pneumatici. Infatti le prestazioni di un’automobile dipendono molto dalle gomme che vengono installate, sia per quanto riguarda le prestazioni, quindi tenuta di strada e consumi, sia per il quanto riguarda le sensazioni, quindi senso di sicurezza, confort e rumorosità. Per una macchina fotografica vale più o meno lo stesso principio, un’ottica può limitare molto le prestazioni di una macchina fotografica, sia in termini di qualità dell’immagine, velocità di messa a fuoco e nitidezza, sia in termini di feeling nell’utilizzo e approccio al soggetto. In pratica se possediamo una buona macchina fotografica con eccellenti prestazioni ma con una lente di scarso valore, non riusciremo mai ad ottenere un risultato degno del nostro acquisto, o peggio ancora, se usiamo lenti non adatte alla situazione che stiamo fotografando, non riusciremo mai ad esprimerci come vorremmo.
Sono fermamente convinto e lo ribadisco ancora una volta che le fotografie vengono create dal fotografo e non dalla sua attrezzatura soprattutto per quanto riguarda la parte più emozionale di un’immagine, il suo raccontare una scena, il suo dare un significato profondo a ciò che si rappresenta. Il fotografo che ha qualcosa da dire con le sue immagini, deve essere conscio che l’attrezzatura è solo il mezzo per esprimersi e non una parte fondamentale dello scatto, ma per chi della fotografia ne ha fatto il suo lavoro, avere materiale di qualità è imprescindibile, infatti non può presentarsi per un lavoro con del materiale che di qualità non ha nemmeno l’ombra, sarebbe estremamente controproducente.
Giunti a questo punto bisogna fare una riflessione: abbiamo trovato la nostra macchina fotografica ideale ma ora dobbiamo completarla con uno o più obiettivi di qualità. Cosa fare? Dove orientarsi?
La prima suddivisione da prendere in seria considerazione è: obiettivi fissi oppure zoom? Ho considerato queste due macro categorie perché la loro differenza in termini operativi fa variare fortemente l’approccio che abbiamo con la fotografia. Un obiettivo fisso ci costringe a muoverci molto di più, a pensare molto di più all’immagine, alla sua composizione, mentre con uno zoom tendiamo ad essere più veloci nel comporre, ma anche ad impigrirci e a basarci di più sulla ghiera dello zoom piuttosto che nel cambiare punto di vista.
Gli obiettivi fissi solitamente sono più compatti, più luminosi e hanno un’elevata qualità. Di contro limitano maggiormente il fotografo che per comporre un’immagine deve spostarsi, allontanandosi o avvicinandosi, o deve sostituire l’obiettivo per cambiare l’angolo di campo o la focale. Come ho specificato prima, per alcuni gli obiettivi fissi possono essere un limite, per altri invece una necessità.
Altra considerazione da fare è la focale dell’obiettivo. Grandangolari, normali o medio tele, a mio parere, sono più adatti all’utilizzo di un’ottica fissa, mentre per i teleobiettivi, soprattutto quelli più spinti, la scelta migliore può identificarsi con la versione zoom. Questo perchè l’angolo di campo è molto stretto e soprattutto in interni o in situazioni in cui non sia possibile muoversi adeguatamente per ottenere l’inquadratura voluta, uno zoom può facilitare le operazioni di messa a fuoco e composizione. Ultima cosa da considerare per la scelta efficace di un obiettivo è quella che va a comporre le caratteristiche tecniche dell’obiettivo quali la stabililizzazione, la luminosità, la tropicalizzazione, ecc..
Veniamo ora alle mie scelte. Sono sempre stato affascinato dagli obiettivi fissi, ma avevo optato per la classica coppia 24-70mm e 70-200mm, molto comodi in termini di estensione focale, più un 50 fisso luminoso, diventato presto una scelta irrinunciabile nel mio corredo. Questa esperienza col fisso mi ha spinto a fare la scelta di acquistare solo obiettivi fissi, un po’ azzardata ma molto vicina al mio modo di intendere la fotografia. Unica eccezione è uno zoom tele, più per motivi tecnici che filosofici come vi spiegherò.
Nella mia borsa sono perennemente posizionati un 16mm f1.4, un 23mm f1.4 e un 56mm f1.2 (24mm, 35mm e 85mm equivalenti sulle mie Fujifilm X-Series) assieme ai due corpi macchina (X-T2 e X-Pro2) e un flash a slitta (Fujinon con NG 42).
Fuori borsa, ma sempre pronti ad integrare la dotazione “standard”, ci sono sono un 10mm f2.8 con messa a fuoco manuale (15mm equivalente) e un 50-140 f2.8 stabilizzato (praticamente un 75-210mm equivalente).
Nel prossimo articolo vi racconterò di come utilizzo questi obiettivi per realizzare le mie foto migliori!